Luisa - Perseguitata perché ebrea

Luisa con la sorella nel 1950Luisa Zaban è nata il 24 giugno 1911, cittadina italiana, ebrea a Trieste, dove subisce assieme alla famiglia le leggi razziali del 1938. Con la sorella Silvia, deve la vita alla madre, Elena Morpurgo, che convince entrambe a lasciare Trieste appena in tempo da sfuggire alle persecuzioni naziste, nascondendosi nelle Marche vicino Cingoli. In pochi mesi 21 persone della loro famiglia vengono catturate e deportate ad Auschwitz. Solo 2 torneranno indietro al termine della guerra.
Nel 1950 Luisa e Silvia si trasferiscono a Riccione, dove insegnano per molti anni presso la scuola elementare di Marina e la scuola media "Manfroni", condividendo la stessa casa e le stesse vicende per tutta la vita fino alla morte di Silvia nel novembre 1997.
Anche Luisa, a nemmeno un mese dalla sua ultima partecipazione all''anniversario della Liberazione, in piazza Matteotti a Riccione, è mancata il 23 maggio 2008.

Potete ascoltare la voce di Luisa, nella pagina Estratti Audio, qui a fianco.
Durata dell'estratto audio: 1'33

Luisa nel 2006Luisa racconta delle persecuzioni subite a Trieste, da lei e dalla sua famiglia: la perdita del lavoro di insegnante in seguito alle leggi antiebraiche del 1938; le lezioni private con cui, assieme alla sorella, di nascosto continuavano a lavorare; la solidarietà clandestina delle amiche che le segnalavano ai loro scolari e l'ostilità di un mondo che vietava l''ingresso agli ebrei come ai cani; l'incredulità davanti ai soprusi, quasi che il fondo fosse già stato toccato e si potesse solo risalire, fino all'arrivo dei nazisti in città, la rincorsa di presentimenti e notizie, quindi la fuga del 27 settembre 1943 grazie all'ostinazione e al sacrificio della madre che, senza mai più rivederle, le carica entrambe sull''ultimo treno senza controllo tedesco.

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